ORTO BOTANICO DEL SANNIO – Campolattaro Bn Campania (Iscritto nella Banca Dati parchi e giardini d’Italia, gestita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Nel 2010 l’Associazione di Promozione Sociale Orto Botanico del Sannio ha iniziato il recupero di un luogo che in passato era stato di grande importanza per gli abitanti del borgo antico di Campolattaro. Nei ripidi declivi, subito fuori le mura del paese, sugli affioramenti tufacei con ottima esposizione, probabilmente già in epoca sannitica, furono creati terrazzamenti sostenuti con muri a secco in pietra per avere più terra da coltivare ad orti, uliveti, vigneti e frutteti.
Negli anni successivi al 1962, anno del terremoto, ebbe inizio un graduale ed inesorabile abbandono del borgo antico da parte delle famiglie sfrattate dai danni del sisma, che di conseguenza abbandonarono anche i piccoli orti.
In quei terreni dapprima entrarono le ruspe a scaricare pietre e calcinacci proveniente dalle demolizioni di alcuni nuclei abitativi, che purtroppo modificarono profondamente l’antico impianto urbano del borgo, poi, negli anni successivi, tutta l’area diventò una discarica abusiva con l’esuberante vegetazione spontanea a soffocare inesorabilmente ogni memoria e occultare silenziosamente ogni abuso.
Nel 2010 nasce l’idea di realizzare in questo luogo un orto botanico con l’obiettivo di recuperare l’immenso patrimonio di biodiversità rurale autoctona, tramandata dai nostri avi di generazione in generazione e custodita con passione, con competenza, con amore e rispetto e coltivata in modo sostenibile per millenni. In ogni metro quadro sottratto al degrado sono stati ripristinati i sentieri, i terrazzamenti, con muri a secco o con scarpate in terra, sono state piantate siepi e alberi di frutti antichi autoctoni ed è stata privilegiata la crescita e la diffusione delle erbe selvatiche. L’Orto Botanico del Sannio rappresenta un esempio scientifico unico nel suo genere in tutta la Campania, un ecomuseo aperto alle visite guidate tutto l’anno.
E’ un ecosistema rurale per la conservazione di una biodiversità straordinaria: 140 varietà di frutti antichi salvati da una probabile estinzione; peri, meli, ciliegi, fichi, albicocchi, pruni, viti, noci, nespoli, cotogni, sorbi, peschi, olivi, mandorli e altri; varietà che sono arrivate fino a noi perché la Natura le ha selezionate per adattabilità, rusticità, maggiore resistenza a malattie e caratterizzate da sapori e profumi ineguagliabili.
Tra queste sono state recuperate e riprodotte due varietà di frutta antichissime: la mela Limoncella, indigena del Sannio in quanto è presente fin dall’epoca storica sannitica e il pero di S. Giovanni, identificato con il pero “Hordaceus” varietà già coltivata in epoca Romana.
Circa 200 specie di piante selvatiche, utili perché medicinali, officinali, aromatiche e soprattutto erbe alimurgiche con cui si preparavano antiche ricette, ma soprattutto capaci di regalare meravigliose fioriture, come i prati di trifoglio, tarassaco e pratoline o le sorprendenti fioriture di papaveri rossi, orchidee selvatiche, cardi, cicorie e della borragine prima rosata e poi blu; decine di specie di orchidee selvatiche, di rose antiche e di iris multicolori. E’ un museo della Civiltà Contadina, e Orto Artistico con le tabelle che descrivono la biodiversità presente in maiolica artigianale e la poesia come espressione didattica e percorso letterario.
Le erbe selvatiche commestibili sono una risorsa importante per un’alimentazione sana: sono molto più ricche di vitamine e minerali delle verdure coltivate; sono frutto di una selezione naturale millenaria, nascono spontaneamente dove trovano le condizioni ottimali per la loro crescita e costano solo la fatica di raccoglierle.
E poi ci sono i benefici ecologici perché queste piante reiette attirano una grande quantità di insetti che sono indispensabili per il costituirsi di una catena alimentare in grado di trasformare l’orto in un prezioso scrigno di biodiversità.
L’Orto Botanico del Sannio è il recupero del paesaggio storico rurale e delle tecniche colturali tradizionali con consociazioni di viti, ulivi, frutta e orticole sullo stesso terrazzamento. E’ un viaggio didattico per conoscere un patrimonio faunistico straordinario: insetti, rettili (si può osservare il Cervone, il più grande serpente italiano), mammiferi e uccelli (sono state censite 51 specie di uccelli nidificanti, orto e aree limitrofe), che sono parte integrante della meravigliosa biodiversità presente nella valle del fiume Tammaro dove l’Orto è inserito armoniosamente.
L’Orto Botanico del Sannio si può visitare tutto l’anno; prenotazione obbligatoria tel. 339 3860810 Visite guidate sabato e domenica mattina, durata visita 2/3 ore, costo biglietto euro 5,00 a persona (i ‘Custodi’ entrano gratis).
Info: Associazione di Promozione Sociale ‘Orto Botanico del Sannio’ Campolattaro (Bn)
Referenti progetto: Vincenzo Mancini e Mariagrazia Nardone 339 3860810
E-mail: aliseatammaro@gmail.com
Facebook: Orto Botanico del Sannio